Sfogliare un libro per molti è un vero e proprio rito.
Toccare con mano la grammatura della carta, inebriarsi con il profumo rilasciato dalle pagine, provare una miriade di emozioni a ogni riga letta, stupirsi dinnanzi a foto e immagini meravigliose. Foto che nel caso dei ricettari devono far venire l’acquolina in bocca e stimolare quell’impellente voglia di indossare un grembiule e accendere i fornelli. Tutto questo è ciò che succede quando si tiene tra le mani Il mio Natale alteatesino. 60 ricette per il periodo più magico dell’anno, il nuovo libro di Stefano Cavada pubblicato da Athesia nel 2021.
Con Il mio Natale altoatesino Stefano accompagna i lettori e gli appassionati di cucina in un viaggio letterario alla scoperta di quello che per lui – come il sottotitolo suggerisce – è il periodo in assoluto più magico di tutti e dei piatti che cucina per omaggiarlo. Il Natale è solo il punto di arrivo di questo viaggio, il quale inizia con l’autunno, quando le foglie iniziano a cambiare colore e in Alto Adige si festeggia il Törggelen, il tempo in cui i contadini si riuniscono, dopo la vendemmia, per assaggiare il vino nuovo.
Impreziosito dagli scatti realizzati da Stefano e da Valentina Solfrini, il ricettario è suddiviso in sei capitoli.
Ricette d’autunno è il capitolo che apre il libro, in esso sono raccolte quelle ricette che prediligono l’uso di prodotti stagionali come la crema di zucca, i canederli allo speck in brodo e i cuori di castagna. Il secondo capitolo, comfort food, è dedicato a quei piatti che fanno bene al corpo e soprattutto allo spirito; qui si trovano la Frittatensuppe, la fonduta di formaggi e la cioccolata calda. Biscotti di Natale, invece, è capitolo che rievoca una delle tradizioni di casa Cavada: nelle domeniche che precedevano il Natale, Stefano e la sua famiglia confezionavano molteplici varietà di biscotti seguendo ricette tramandate di generazione in generazione, tra le quali quelle degli Spitzbuben, delle lingue di gatto e dei biscotti degli ussari. Il capitolo pane delle feste è dedicato ai lievitati, una delle grandi passioni culinarie di Stefano, ma declinati in versione natalizia; qui compaiono la corona Laugenbrot, lo Zelten e i Bretzel dolci. Il quinto, il menu di Natale, è forse il più personale: composto da nove preparazioni, questo capitolo permette al lettore di sedersi a tavola con l’autore per il pranzo del 25 dicembre e gustare un menu completo, dall’aperitivo al dolce, lo stesso che Stefano prepara ogni Natale. Infine, regali sfiziosi è dedicato a quei doni golosi che ognuno può preparare a casa, come la confettura speziata di mele, le florentines e le mandorle pralinate.

«Il Natale e l’Alto Adige – racconta Stefano – sono i protagonisti di questo racconto culinario. Ogni anno, quando arriva dicembre, mi capita spesso di ricordare eventi di qualche Natale passato, come i film che vedevo al cinema assieme alla mia famiglia. In questi ricordi, sono convinto, che risiedano i momenti più magici della mia infanzia».
Il mio Natale altoatesino è completato dalla dispensa perfetta e da una guida alle ricette, in cui Stefano consiglia il lettore nell’acquisto dei prodotti e svela utili accorgimenti da mettere in pratica quando ci si accinge alla realizzazione delle ricette del libro.